domenica 2 dicembre 2012

wish you were here

vorrei tu fossi qui






stamani volevo farmi fare un complimento... così, son andato a cercare la signora Giacinta: una vita passata tra le rose...
sto lì due minuti poi dico: Giacinta, ma lei quanti ha?... e lei fa: GIOVANOTTO, vado per gli 85... e io sorrido...
la signora Giacinta chiama tutti GIOVANOTTO... se vuoi tirarti su, basta che passi di là, ci sono rose bellissime...
è che la gioventù dipende da quale altezza la stai a guardare... io, avessi vent'anni, ora mi vedrei da panchina, per dire
vabbè, a furia di parlare di amici assenti non mi cercherà più nessuno... sarò costretto a inventarmi nuovi fantasmi per compagnia...
sennò faccio la fine di Elton John che oramai non lo vuole più nessuno, dopo che ha cantato e ricantato a mille funerali...


L'ho presa larga, diceva Emanuele con la sua Fiat 128 Special giallo calvè andando contro un pino... ma ora stringo il campo...
gli anni '70, visti da oggi, sembrano lontani come le Crociate... ma se li hai sempre avuti davanti, sono solo degli istanti...
spiego: visto che, lo sapete bene, non amo chi vuole insegnare la vita... perchè la vita ognuno la deve imparare da sé
lo stesso vale per ogni forma di arte e tutto... se io vi voglio far imparare a memoria la musica dei Beatles, voi vi rompete...
ne sa qualcosa Manzoni... lui, ne sono sicuro, odia a morte tutti gli insegnanti di Lettere eccetera: lo hanno rovinato, ecco...
a scuola, appena un ragazzo sente parlare di Quel ramo del lago di Como, minimo minimo gli girano i coglioni...
non l'hanno capito, andrebbero perdonati, se ce la fate, voglio dire... per forza non si fa nemmeno l'aceto, si dice in Toscana...
sul fatto poi che ora nessuno può più fare un'assenza "ingiustificata", be' qui finisce un'epoca: e inizia quella del guinzaglio...

vabbè, ammettiamolo, qualcuno a scuola ci va solo per fare casino, ma poi cambia, e magari impara da sè...
la mia idea era quella di parlare di musica, ma poi mi perdo... sento talmente tante puttanate che non riesco a stare zitto...
avevo in testa di parlarvi di una band, di 4 ragazzi: poco più che ventenni... questo, volevo fare... e ora c'arrivo...
devo dirglielo, però: Sergio, il tuo prosciutto è ottimo, ma, cazzo!, regolati con il sale!... un etto di prosciutto una bottiglia di vino...
sembro Montalbano sulla verandina davanti al mare: mangio e poi mi scolo una bottiglia... solo che qui ci sono pini e caprioli...
chiusa parentesi... stasera si parla di musica, dicevo... lascio in pace i miei amici assenti, sennò va a finire che poi s'incazzano...

fosse un concerto sentireste ora due note di chitarra... un accordo all'hammond... qualcuno che tossisce e qualcuno dire: Fuma meno...
ma non è un concerto... e allora, mettetevi nei panni di 4 ragazzi di poco più di vent'anni... e che ci vuole?, dirà qualcuno di voi...
mettete quei 4 ragazzi nel 1974... uno ha la faccia che sembra tagliata con l'ascia... uno sembra un gesucristo...

uno ha sempre le bacchette in mano... e uno, be', uno ha la chitarra al posto dell'anima, ed è pure un bonazzo, tira, ecco...
fate conto che quei 4 ragazzi abbiano per la testa la musica, la fica e qualche disco già fatto, e molto ben fatto...
4 ragazzi: una sigaretta sempre sulle labbra, una birra sempre in mano e un mondo che li sta adorando, ammirando...
qualcuno se oggi vende sette dischi viene premiato con il disco di platino... si fa ganzo e ha belle donne sempre intorno...
questo è il mito di questi tempi: va dalla De Filippi, una foto con gnocca su Chi e un paio di serate su Rete4 o StudioAperto...

quei 4 ragazzi avevano già venduto quelche decina di milioni di dischi... non so come stessero a fica, ma avevano una testa...
il loro disco, uscito un anno prima, ancora oggi - 40 anni dopo - è considerato un capolavoro assoluto, una cosa che non si rifà...
mentre mangiavo il prosciutto di Sergio - e bevevo vino - ho cercato qualche foto... poi, al momento, le vedrete...
quel disco era stato scritto suonato e cantato come gli altri che avevano fatto: con passione... con la giovinezza addosso...
oggi ogni cosa che esce viene definita: CAPOLAVORO... ci siamo persi... o abbiamo perso il senso delle cose: quelle vere...
in quei giorni, Londra stava sotto la neve... faceva un freddo becco, e ci si muoveva alla svelta, per via del vento dal Tamigi...

quei 4 ragazzi stavano in uno studio: gli veniva chiesto: Fate subito un altro disco!: pure la portinaia: Fate subito un disco!
con la forza non si neppure... vabbè, lasciamo stare... 4 ragazzi di poco più di vent'anni: non sapevano più che cazzo fare...
voglio dire, hai fatto un disco che tutti amano, e tu non sai più cosa inventarti... cosa vorranno di nuovo? Lo vorranno?, anche
Rossini, dopo il Guglielmo Tell smise: andò a Parigi e mandò tutti a fare in culo: era giovane, ma era anche stanco...

quei 4 ragazzi stavano lì, sigarette e birra... si guardavano in faccia, ma non avevano una minima idea per la testa...
una sera, uno di loro prese una scatola di cioccolatini alle mandorle, la aprì e se li magiò tutti: registrò tutti gli scroonck....
un altro si mise a pisciare birra sul microfono: il microfono faceva swiiff e lui volle riascoltare tutti gli swiiff che aveva fatto...
i tecnici dello studio si guardavano in faccia come a dire: Questi sono partiti, partiti del tutto, ecco... le notti volavano via...

Londra era un manto di neve... e lui pisciava sul microfono... un altro si mise a cantare God save the queen, poi rise forte...
la faccenda stava prendendo una brutta piega... una sera uno di loro portò una ragazza: non smise di pomiciare fino alle tre...
Così, disse il batterista, non si tira fuori un cazzo!... è che nemmeno la prendevano la chitarra in mano, per dire...
non sapevano cosa suonare, cosa inventarsi... il loro disco era in vetta alle classifiche di mezzo mondo, una meraviglia...
la sera che quello riprese a pisciare sul microfono, il batterista se la riprese con l'uccello: 'Sto swiiff m'ha rotto le palle, David...

David si legò i capelli a coda... prese su la chitarra e tirò via un paio di cose: una magia... niente a che vedere con la pisciata...
i tecnici alzarono la testa: Ci siamo, forse... e andarono avanti per ore, poi, alla fine, i 4 dissero: Tutto questo è uno schifo!...
un paio di sere dopo, arrivarono con pentole padelle cucchiai forchette tegami a smalto... Stasera si cena, dissero i tecnici...
si misero tutti e 4 ai microfoni: niente strumenti: uno aveva in mano una padella e gli altri altre cose.. cose così...
dissero ai tecnici: Registrate 'sta roba... i tecnici abbassarono il capo, schiacciarono un pulsante e loro fecero un gran casino...


alla EMI s'erano rotti i coglioni di aspettare... mandarono un dirigente ad Abbey Road la sera delle pentole e dei tegami...
quando quel tipo in giacca e cravatta arrivò pensò di essere finito alla mensa, chiese scusa e uscì... e loro risero forte...
la mattina dopo presero l'aereo e andarono a suonare a Parigi: sette concerti... e una canzone lunga quanto la miseria...
al settimo concerto, quella canzone lunga quanto una notte di beghe, cominciarono ad amarla... era dannatamente bella...
uno di loro disse: E' dannatamente bella... e il batterista disse, invece: E' dannatamente bella... e gli altri due risero forte...


tornati a Londra andarono in studio... i tecnici si aspettavano altre padelle e forchette... David prese la chitarra e Richard...
bè, Richard inziò all'organo... un tappeto, una cosa che poi ti prende l'anima e non sai più dire perchè, ma lo fa e tu ci stai bene...
i tecnici non credevano alle loro orecchie... dopo tutte quelle pisciate e padelle, questa cosa sapeva di magia...
quel disco, quella canzone lunga un padreterno era per lui... per lui, ora grasso e rasato... ora morto, e addio vecchio Syd...
il disco in classifica oramai ce l'avete tutti: Dark side of the moon: un'enormità... tu lo prendevi, lo aprivi e lo vedevi così...
poi, dentro la busta, insieme al disco, trovavi altre cose: regali di amici... dopo lo dovevi ascoltare... non dico niente, queste sono sensazioni, e con quelle mica mi posso confrontare a parole... nel caso qualcuno ancora lo debba ascoltare per la prima volta, a questo dico: Beato te... il genio è dolore...
il disco, invece, nato da una fottuta serie di pisciate e pentole, era questo...
il risultato migliore di una serie di pisciate al microfono... Wish you were here... cose d'altre stagioni, irripetibili...
ci sono cose che sono tue perché nessuno te le ha imposte... le hai cercate e scoperte... ti ci sei affezionato, ecco...
la scoperta di certa musica ha bisogno di un'anima sgombra da ogni pregiudizio... la vita s'impara per curiosità...
tutto quello che scoprirete da soli sarà una gioia per il vostro cuore... vi darà delle soddisfazioni... amerete quelle cose, per sempre...


e loro saranno sempre lì ad aspettarvi, estate o inverno, da giovane e poi da vecchio... mai scontante, sempre nuove...
queste quattro puttanate che ho scritto non volevano essere una forzatura... solo se lo vorrete, quella musica sarà vostra...
la musica rock, odiata dai colletti bianchi di ogni tempo, ha parole vere, mai banali, mai stupide... parla come voi vorreste...
come vorreste vi parlasse vostro padre, o il vostro professore... vi apre il cuore, ma non ve lo porta via...
credetemi, solo se avrete una grande curiosità di scoprire sarete sempre padroni del vostro mondo... il resto lasciatelo ai maiali...
vi regalo una cosa... una cosa su cui riflettere... una cosa su cui potrete imparare da voi a capire come si parla degli amici assenti...
vi regalo il testo - con la traduzione - di quella meraviglia: Splendi, diamante pazzo... grazie, Syd... per esserci stato, ecco...


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