sabato 26 gennaio 2013

il loro rock romantico

Genesis, quando la musica era arte e non carriera









Il vento soffiava attraverso le porte chiuse... pizzicava le orecchie di uno gnomo che si aggira tra le stanche e vecchie mura...
c'era neve in quei giorni, e dentro a quel rifugio sperso tra il bosco, c'era spifferi che arrivavano da tutte le parti...
sarà che da ragazzi non ci si fa caso... sarà che a vent'anni gli spifferi sono solo l'idea di un suono che può diventare musica...
sarà che, allora, il rock non aveva etichette: era musica... sarà che in quei giorni il mondo aveva un'altra dolcezza, altra storia...
sarà che sapevi che i Beatles si erano riuniti per l'ultima volta in uno studio di registrazione per concludere l'incisione dell'album Let it Be...
e sarà che  Thor Heyerdahl inizia il viaggio che lo conduce ad attraversare l'Atlantico su una zattera di canne di papiro chiamata Ra II
ma in quel rifugio sperso tra la neve, nella foresta inglese, quei 5 ragazzi ci stavano bene, e non sapevano cosa sarebbe stata la vita
qualcosa - o forse qualcuno - stava per accadere... e per saperlo bisognava capire quello che diceva il vento, tra gli spifferi...


perché solo quando tutti gli spiragli si allineeranno in un ben preciso disegno magico riusciremo a decifrarne il suo linguaggio....
in quei giorni, viene terminata la costruzione della Diga di Assuan, iniziata nel 1960... e in Messico prende il via il Mondiale di calcio
e Anna Mae Hays diventa la prima donna ad essere nominata generale... e a  Londra viene ritrovato il cadavere di Jimi Hendrix...
il rock non aveva etichette, era musica... e nessuno si sognava di chiamarlo sinfonico, progressive, folk o cos'altro ancora...
ma loro, i nostri 5 ragazzi, furono i primi a scrivere qualcosa che, poi, venne chiamato con un nome bellissimo: Rock romantico...
ci sono definizioni che sono perfette... suonano bene alle orecchie, e al cuore... questa è una azzeccata: Rock romantico...
in quel rifugio sperso tra la neve, quei 5 ragazzi iniziarono a suonare... qualcosa di piuttosto pittorico, di elegiaco, di magico...
tinte delicate alternate con quelle solide e cromaticamente spesse della pittura ad olio... momenti musicali dolci, forse un po' barocchi...


la loro musica sofisticata, i loro testi intellettuali... l'Hammond di Tony Banks (quando non è il dulcimer o il piano)... il silenzio...
quella vena di malinconia che ti sa prendere l'anima in una sera di queste, e che ti fa girare intorno alla tua vita come una trottola...
una quieta scena simil-rinascimentale, due figure in un loggiato da dove osservano un paesaggio...  
poi, alcuni particolari iconici ma senza grandi dettagli, su uno sfondo di un celeste uniforme...
la copertina tagliata da un coltello: The Knife... e poi, aprire e scoprire un delicato paesaggio boschivo ad acquarello.......


all'isola di Wight oltre mezzo milione di giovani si ritrovano per il Festival del 1970.......
sembrerebbe di sentire la voce del cuore che ti parla... oppure il suo ipnotico di un'idea o la sensazione di un amore che non muore mai...
o ascoltare quella così tenera quanto disperata favola, suoni da da stanza dei giochi, la cantilena di un bimbo, i rintocchi di un orologio...
"Play me Old King Cole, that i may join with you..."... dice il fantasma di Henry, 8 anni, a Cynthia, 9 anni......


"Touch me, touch me, touch me NOW! now..." le dice Henry, dopo che Cynthiaa lo aveva graziosamente (!) decapitato.........
questi dei Genesis, sono album romantici, pieni di fascino, di bellezza e di richiami di un'età vittoriana che ben si ricorda....
o lo strambo quanto interessante mito da fantascienza: piante viventi che il prendono possesso di ogni città e... 
la voce di Peter sembra più che mai quella di un vecchio saggio, ed è sorprendente e inquietante pensare che aveva solo vent'anni...
 un susseguirsi di emozionanti affreschi musicali, racconti mitologici ed impareggiabili allegorie      
un ubriaco che decide di gettarsi da un cornicione... impercettibili e timidi accordi di chitarra e passando attraverso assoli di flauto...
un sognante racconto favolistico che narra mitici racconti di ermafroditi e ninfee...     


dedicato alla regina delle Naiadi, ninfe del mare... un glorioso crescendo e si apre la lunga e avventurosa stagione del rock romantico
e la copertina di Nursery Cryme con il tema della nurse assassina che gioca a golf con le teste dei malcapitati neonati....
Trespass... e poi Nursery Cryme... la stagione del rock romantico... erano gli inizi degli anni '70, dove la musica era arte......
quante altre cose da raccontare... quanta musica da ascoltare... quanti ragazzi che si sono invecchiati per poter diventare grandi...
il sospiro di una madre, le grida degli amanti.... una mossa falsa di Dio ora mi distruggerà... ma aspetta...
una volta lei accarezzò il corpo dell'amore... e ora, all'orizzonte, una nuova alba sembra stia per sorgere... una nuova vita da vivere...
vedi?... vedi come la pioggia si allontana, in un altro giorno.....

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